sabato 24 gennaio 2009

Da Martin Luther King a Barack Obama, passando per l'Italia
Esattamente un'anno prima che io nascessi M.L.King scriveva una bellissima lettera dal carcere di Birmingham. Vi era rinchiuso con altri 3000 afroamericani a seguito delle proteste contro la segregazione razziale. Pochi giorni fa un afroamericano ha giurato quale presidente degli Stati Uniti. Paese di grandi contraddizioni e di grandi opportunità gli States, segnato da una continua voglia di riscatto nei confronti della storia della democrazia. Comunque guarda avanti, apre prospettive, allarga le libertà, scommette sui diritti. Poi mi guardo intorno e vedo chi dovrebbe farsi paladino delle libertà strillare contro ogni forma di differenza (di sesso, di lingua, di religione, di nazionalità...). Oppure resuscitare strampalati miti di piccole patrie immaginando un futuro che è l'Italia di sesantanni fa. Ho la sensazione che la storia stia andando da un'altra parte e che noi resteremo per strada.

martedì 13 gennaio 2009

Da Stieg Larsson a Patrik Fogli
I giornali scrivono che il terzo volume della trilogia di Larsson in Svezia compete con la Bibbia quanto a vendite. Anch'io son uno degli stregati dai libri dello scomparso giornalista svedese. Eppure prima di prendere in mano il suo terzo consiglio "Il tempo infranto" del bolognese Patrik Fogli. Altro stile certo ma comunque romanzo fiume che ti porta avanti e indietro tra la strage alla stazione di Bologna e i giorni nostri. Denso come il catrame della nostra storia patria, pieno di riferimenti da scoprire ai fatti e ai personaggi, in maggioranza squallidi, di quegli anni. Ma sempre con il gusto dell'intrigo, del colpo di scena. Forse il nostro Larsson, solo che l'Italia non è la Svezia!