lunedì 20 ottobre 2008

Dal Ghana all'Accademia Navale
Questa mattina appena dopo le otto un giovane ragazzo di famiglia ghanese, ma nato in Italia, è venuto a prestare il giuramento per l'ottenimento della cittadinanza italiana. Non credo di poter dire cosa significhi acquistare la cittadinanza, cambiare i contenuti del proprio passaporto, per chi aspetta da dieci anni. Dovremmo farcelo raccontare da chi ci passa. Mentre gli leggevo il decreto e lo invitavo a recitare il giuramento lui pensava al concorso per l'Accademia Navale, quella italiana, e al fatto che se tardava ancora, quel decreto, avrebbe perso l'occasione. Quanta retorica si sente in fatto di stranieri, mai nessuno che si accorga degli stranieri che non intendono rimanere stranieri e delle loro storie.......

2 commenti:

  1. Mi auguro davvero che il suo sogno sia realizzato e che vinca il concorso per l'Accademia Navale.
    Potrà fare una delle più splendide esperienze che un giovane d'oggi possa fare, in un luogo in cui il rispetto, il merito, la dignità personale sono i primi valori.

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  2. dal punto di vista legislativo il nostro è un paese che sembra ferocemente intenzionato a farti sentire straniero fino all'ultimo giorno possibile. Sei nato a Palermo, parli dialetto bresciano, hai fatto le scuole dal primo all'ultimo gradino, ti chiami Mario ma fino al diciottesimo compleanno devi recarti in questura per dimostrare che esisti. Poi puoi finalmente giocare con la maglia della nazionale di calcio e cantare l'inno di Mameli.Fratelli d'Italia, appunto...

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