Dell'importanza di mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera. Occorrono "traditori della compattezza etnica", ma non "transfughi"
Prendo la citazione dal "Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica" scritto da Alex Langer nel 1994. Langer, che aveva vissuto sulla propria pelle le divisioni "etniche" del Sudtirolo, si impegnò allo strenuo contro ogni conflitto identitario. Memorabile il suo sforzo di ricucitura e di difesa dei diritti umani difronte al conflitto, tanto assurdo quanto sanguinoso, nella ex-Jugoslavia. Ho pensato a lui e alle sue parole leggendo di "White Christmas" o ancora della proposta di non estendere la cassa integrazione ai lavoratori stranieri dopo i sei mesi o di tanti altri tentativi di costruire muri, far saltare ponti, chiudere frontiere. Trovo le parole di Langer lungimiranti, quasi avesse vissuto ad Arzignano invece che a Bolzano. O forse le sfide sono le stesse. Comunque trovate il "Tentativo didecalogo...." qui accanto.
Allora la trascrivo subito, anche se non è già domani. Infatti è (e sarà sempre per chi è sinceramente deciso a fare il bene della propria Comunità)di attualità.
RispondiEliminaMi batto per Te.
Arzignano mia,
portando avanti discorsi
pari alla Tua eleganza,
simili a canti di fanciulli
che si spengono
sulle Tue colline
al calar del sole.
(Adriano Smaniotto da 'Santuario')
A cura di Gigi.
ciao a tutti.
RispondiEliminaL'anonimo ha sbagliato blog....
(Sempre di Stefano) ma era in un altro.blog...
MA Mai errore fu così grande e fatal e.e .e....
Meraviglioso.
Grazie Gigi
Se vogliamo trovare "traditori della compattezza etnica" (concetto davvero bello), secondo me dobbiamo guardare a bambini e donne straniere. I bambini crescono assieme ai nostri e quindi è naturale che faranno di tutto per integrarsi con i loro compagni, anzi, probabilmente basterà attendere che questa generazione cresca per vedere cadere molte difficoltà di convivenza. Ma se vogliamo accelerare, dobbiamo cercare l'appoggio delle donne, generalmente più pragmatiche e sensibili al miglioramento delle condizioni di vita dei figli - penso alle esperienze di microcredito nei paesi poveri, dove le percentuali di successo sono nettamente superiori per le iniziative affidate alle donne anzichè agli uomini-. Mi fa rabbia il burqa, ma per motivi opposti alla Lega, ovvero perchè temo che non sia una libera scelta ma l'imposizione di una società maschilista, così come mi piacerebbe avere la certezza che ogni donna straniera sia libera di circolare per Arzignano senza dover essere accompagnata da un uomo, o possa fare le scelte quotidiane senza dover chiedere il permesso alla famiglia. Ad Arzignano si sta facendo molto per integrare i bambini, forse varrebbe la pena di impegnare qualcosa in più per convincere le donne straniere a "tradire"... per il bene di tutti.
RispondiEliminaDebora
Ecco un altro brano che certamente ritornerà nei vostri ricordi quando dovremo 'eleggere' (al servizio delle norme di democrazia?) il più autentico e sensibile poeta di Arzignano... E quando anche i giovani di oggi invecchieranno.
RispondiEliminaAddio, natura giovane,
che vai a morire tra
le fauci di un nuovo inverno.
Addio fanciulle in fiore,
che nascondete le grazie
tra il pallore delle nebbie.
Addio volo di gabbiani,
addio vele gonfie di scirocco
che vi rifugiate tra le conchiglie
inermi.
Ora, la notte è padrona del mondo.
Nessuno distrae dal sonno
chi vi si rifugia.
Solo nel pensiero di una donna
che prega, torna alla mente e ferisce
il suo cuore di nostalgia,
il canto di un giovane,
che le faceva stringere il cuscino.
Attende pregando una nuova primavera.
Sente, pregando, quel canto... lontano.
(da Adriano Smaniotto, Il cantico della creazione, a cura di Gigi)
...
RispondiEliminacosì percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima (terza) nefanda delibera di Galan,
ma la peppola
tre volte nella polvere,
tre volte sull'altar.
e giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar
la terza bocciatura del Tar.
Speriamo definitiva.