mercoledì 13 gennaio 2010

L'anno nuovo di Rosarno
Forse ci sarà anche un contributo arzignanese per la ricostruzione sociale di Rosarno. L'esperienza di mediazione civica nata ad Arzignano viene ora portata come esempio e risorsa. Peccato che fino a qualche giorno fa l'amministrazione cittadina non ne parlasse in modo lusinghiero, dei mediatori civici intendo. Soldi buttati secondo autorevoli esponenti della stessa, soprattutto dell'immancabile assessore al bilancio, che si guardava bene dall' aggiungere che il progetto è finanziato dal Ministero del Welfare. Cose trascurabili, comunque. Rosarno è il segno di un disastro sociale che ha molti mandanti a iniziare dalla criminalità calabrese e molti testimoni inermi (ispettorato del lavoro, azienda sanitaria, forze di polizia, comune.... ). Rosarno è anche la dimostrazione di dove porti la voglia di dividere, di separare, di alimentare diffidenza e intolleranza. Il nord non è Rosarno, e Arzignano lo dimostra, eppure Rosarno qualcosa insegna anche a chi al nord semina divisioni, lancia anatemi, alimenta intolleranza, all'unico scopo di raccogliere facile consenso. Per questo ho rimesso in testa alla spalla del blog il "Tentattivo di decalogo per la convivenza..." di Alex Langer. Ancora una volta la domanda è su cosa vogliamo scommettere per la società che viene: su quel divide o su quel che unisce?

4 commenti:

  1. Non solo i nostri - mediatori civici -
    (unico esempio Italiano presentato in Venezuela al Forum Mondiale della mediazione) ...ma verranno mandati al Sud, pure i nostri Vigili Urbani.

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  2. "Tre vigili urbani, ma vestiti in modo un po' più marziale, che pattugliavano con piglio deciso corso Mazzini, stazionando poi davanti al Municipio, dove era parcheggiata la loro auto. Niente di personale con loro, inviati lì da qualcuno a fare solo il loro lavoro, ma non posso negare di aver provato un senso di profondo fastidio. Non mi ero resa conto che Arzignano meritasse la pattuglia come i Quartieri Spagnoli di Napoli, specie alle 18.00 e specie sotto il ben illuminato Grifo. Le milizie in piazza non sono mai un bel segno, e poi, in epoche di reali e sbandierate scarse risorse finanziarie, penso che altrettante scarse forze dell'ordine forse sarebbero più utili in altre zone della città e in orari... ma già avete ragione, magari lì si rischia che gli elettori non le vedano....".

    Ciao da Carmelina di Rosarno.

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  3. Quando ho letto sul GdV la notizia che Andrea Pellizzari vuole mandare a Rosarno, in Calabria, i Vigili ed i mediatori culturali di Arzignano, subito ho pensato..
    - no, non va bene- ...
    Ma poi mi son detto....
    - ma se fossero veramente utili?- in fin dei conti, in altre occasioni, la soldarietà arzignanese si è già manifestata in passato ( per tutti il terremoto in Friuli). E poi il vero merito a chi potrebbe andare?.... Ai furbastri alla caccia di facili voti?... o a chi, quelle persone e quelle strutture, le hanno pensate, volute e create?

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  4. Quante parole al vento!
    Questi, purtroppo, sono i politici anche locali. Alla larga!!!!

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