mercoledì 5 maggio 2010

DA BOEZIO A MARGUERITE YOURCENAR: LA PROLUSIONE DI ZAIA

E' già seduto al suo posto dieci minuti prima dell'inizio della seduta, il presidente Luca Zaia. Quando entro nell'aula del Consiglio Regionale siamo in quattro, lui compreso, ci guardiamo sorridendo e un collega consigliere, che viene dalla scuola come me, ci scherza sopra dicendogli che sembra quell'insegnante che entra in classe prima degli alunni dopo la ricreazione. Ma non è la ricreazione, è il primo vero Consiglio Regionale di questa legislatura, e il presidente presenterà la sua “prolusione”, come ha voluto chiamarla. Quaranta minuti di intervento, letto con una certa disinvoltura, un discorso “alto” nei contenuti e sinceramente godibile da ascoltare. Sembra volerci dire che verrà il tempo delle leggine per il prosecco o per le estenuanti discussioni di bilancio: per la prolusione ci si può permettere di volare un po'. E non c'è dubbio che voli. Spaziano da Severino Boezio, commentatore latino del quinto secolo dopo Cristo a Luigi Einaudi, le citazioni. Da Mitterand a Marguerite Yourcenar, per stare in Francia, passando per il richiamo a figure come Fanfani e Togliatti. Ma andiamo con ordine.

L'esordio è un po' oscuro, Zaia parla di una relazione profonda che lo lega agli “eroi silenziosi”, guide della sua vita politica. Sembra quasi una dichiarazione esoterica, eroi che poco dopo diventano “donne coraggiose che vegliano di notte in ospedale” o padri di famiglia preoccupati, sempre di notte mentre i figli dormono, dei mutui da pagare. Insomma l'avvio è decisamente notturno, ma non tardano a emergere i valori solari del l'onestà, del lavoro, della responsabilità. Evoca persino la rivoluzione gandhiana per “respirare assieme il respiro della modernità”, e qui sinceramente per un momento mi perdo anch'io. Cosa sarà mai il respiro della modernità?

Prosegue entrando nella parte più pregnante del discorso, è pane per i suoi denti l'analisi impietosa delle disparità regionali italiane, è il cavallo di battaglia del suo partito la ricetta del federalismo fiscale, anche a “geometrie variabile”. E poi mi sorprende nuovamente, mentre affronta il tema delicato del nuovo statuto del Veneto.

Richiama gli esempi di Fanfani e Togliatti come capacità di dialogo di culture politiche diverse. Mi incanto a pensare di essere capitato nella Costituente senza saperlo, ma mi guardo intorno e dalle espressioni dei colleghi capisco subito che è solo una suggestione. Siamo all'avvio della nona legislatura regionale e a sentire gli intenti di Zaia, e i commenti dei consiglieri al secondo mandato, mi par di capire che l'ottava non è stata per niente entusiasmante. E' qui mentre affronta la necessità di rivedere il patto sociale che sta alla base dello stato che piomba sul consiglio Severino Boezio. Si nota un certo stupore quando Zaia va indietro di quindici secoli per rilanciare sulla necessità di profonde riforme per il Veneto. Possibile che non si trovasse nessuno di più conosciuto di questo commentatore di Aristotele e Cicerone? Qualcuno si gira e chiede al consigliere a fianco chi sia tal Boezio. Ma vada pure per Boezio, l'impero romano cadeva e alle porte c'erano i barbari, ma certo che oggi è difficile star dietro al Presidente. Siamo oramai alla conclusione dell'intervento, è qui inaspettatamente Zaia cala il suo ultimo asso letterario: “Noi siamo funzionari dello stato, non siamo Cesari”. Le Memorie di Adriano della Yourcenar suggellano con una riflessione sulla burocrazia il “volo” della prolusione. Ci sarebbe da dire sul continuo richiamo che fa al concetto di popolo, così indefinibile da assumere le sembianze e le funzioni di un mito, oppure sull'idea di Europa e d'Italia che esce dalla prolusione.

Ma per la politica ci saranno cinque anni di tempo, per i suoi riti e liturgie, la prolusione è stata un'altra cosa ed è atterrata sulle parole del grande imperatore Adriano.

Poi di corsa tutti al motoscafo. Da domani altra musica.


4 commenti:

  1. Ok..!! a Venessia se và in gondola...
    ed ad Ardegnan....
    IN SUV..!!!!

    Pòre le panchine... che le xè stà distrutte .!. ....dai Suv ..!

    (:-'.. ma!!... Xè stà.. (le panchine).. che le xè andà ...addosso.. ai ..(sigh !..!) ..SUV...)

    (se sa che.. ) ad Arzignano, i colpevoli sono sempre quelli che',.. stanno al loro posto... fermi..immmobili

    ... ma i SUV... (se sa)... (ad Ardegnan)..i xè i... paroni.

    (Anonimo de Anonimis)

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  2. ......!!!!.. il.. BERGAMASCO.... !!!!!
    (Pontida.... E' .. in provincia di Bergamo)

    E' nata la lingua ufficiale della...PADANIA...!!!! Alleluia....!!!! <<<< iL BERGAMASCO......!!!!>>>
    La .. CECCHETTO... è .. grande... ELLA è riuscita a fare quello Kè... era IMPOSSIBILE .. IMMAGINARE...
    Nella ...PADANIA .di....Bossi....!!!! E' riuscita a far parlare il consiglio Comunale di Montecchio Magg.. (Vi).in
    un idioma locale...Kè.. Però..(ghè caska..!) dovrebbe essere il VENETO... ma però che .. abbisogna di ...(udite.. udite..!!) di un TRADUTTORE... di una società ...TOSCANA....!!!....toscana..!!!...(incredibile).
    (Dal GdV del (domenica 16 maggio 2010) pag.29)
    << Il consigliere Luciano Chilese nel frattempo annuncia: <>. Chilese, inoltre, ricorda che l'azienda che ha stipulato un contratto con il Comune per lo sbobinamento delle registrazioni ha sede in TOSCANA. << Sono curioso di sapere come faranno a trascrivere ed a tradurre ....IL VENETO..!!>>
    ...( ..pure Io...!!)
    A .. Pontida...(Bg)..se parla el Bergamasco...( meditate... meditate...!!)
    (......)

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  3. Due commenti di uno che va in gondola e che offre il mal di mare!!

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  4. (Anonimus dixit..)
    ..Due commenti di uno che và in gondola,, .. e che (penso..) S.offre il mal di mare....

    Che posso dire?.. No comment... Ha ragione.

    Navigando in ..su... e .. per di ..giù.. per la piazza di Arzignano... (traduzione...)
    Fasendome una vasca in sù e in xò per Ardegnan...

    Mi è venuto un ..qual certo che .. di malessere .. che prende.. chi .. va per mare...
    che si chiama: "mal di mare"...

    E' vero..!!!

    (Venesiano's Anonimo)

    Trad. (dall'inglese- veneto-italiano)
    Anonimo Veneziano

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