domenica 30 maggio 2010

QUALE FEDERALISMO? IL VENETO, LE OLIMPIADI E I NUOVI TAGLI

Sono scappati i finanziamenti per la metropolitana di superficie, per l'alta velocità e infine sono volate via anche le Olimpiadi. Eppure a Roma ci sono almeno tre esponenti politici, Brunetta, Sacconi, Galan (e prima di lui Zaia) , che per questa regione dovrebbero pur dire qualcosa. In più ci sta un partito, la Lega, che del Veneto ha fatto la sua bandiera. Nonostante le tante chiacchere i risultati ci raccontano di una regione che nel governo non sa farsi valere e non vale. Ora arriva la "draconiana" manovra finanziaria. Sacrifici, sacrifici, predica il buon Tremonti che fino a qualche giorno fa rassicurava che tutto era in ordine. E il Veneto si ritroverà con un pesante taglio alla sanità, pur non avendo una malasanità. Siamo difronte a una sorte di federalismo al contrario: non contiamo di più ma sempre di meno.

1 commento:

  1. Il governo della Regione Veneto targato Zaia non ha più scuse. Adesso ci sono i numeri, tre veneti al governo e le numerose promesse fatte per fare nella nostra regione quello che in tanti anni è stato propagandato: federalismo, federalismo e federalismo. Per il momento non sembra che i fatti ci siano di conforto. Ho paura che potrebbero anche peggiorare la nostra situazione. Mi sembra di capire che l'importante non è tanto fare quello che serve ma dire quello che conviene...poi si vedrà. Ma in fondo è a questo tipo di politica che i veneti hanno deciso di dare fiducia. Vedremo...
    Edoardo Modini

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