
quattrocentomila i passeggeri medi settimanali che hanno utilizzato i vagoni di Trenitalia, gestore del sevizio in base al contratto in vigore con la Regione Veneto. Questi i primi dati contenuti nel rapporto di monitoraggio (link al documento in coda al post) che l'Osservatorio della Spesa e delle Politiche Pubbliche del Consiglio Regionale ha consegnato la scorsa settimana ai consiglieri veneti. Il rapporto passa al setaccio qualità e quantità del servizio, norme contrattuali, suddivisione dei costi, andamento dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, multe e sovrapprezzi, puntualità e regolarità del servizio. Una fotografia impietosa di un servizio che vorremmo di profilo europeo (S-bahn dei miei desideri......) ma che invece accumula ritardi e soppressioni, sovraffollamento a condizioni contrattuali paradossali. Ma procediamo con ordine. L'attuale contratto tra Regione Veneto e Trenitalia risale al 2009 e scadrà nel 2015. Si tratta di un contratto "a catalogo", vale a dire che il corrispettivo non si basa sull'ammontare dei km percorsi, "treni*km", ma sulle ore di servizio. Ore che hanno costi diversi a seconda del giorno, feriali/prefestivi/festivi, dell'ora del giorno, diurno/notturno, del tipo di materiale rotabile e della frequentazione. Costa di più un'ora di treno effettuata la domenica (18% in più), oppure effettuata dopo le 22, 16% in più). Se la frequentazione è inferiore del