Arriva il penultimo giorno dell'anno l'annuncio che la Regione Veneto non intende rinnovare il contratto di
servizio con Trenitalia. Il contratto per la gestione delle linee regionali scade a fine 2014, ma il presidente Zaia anticipa con una lettera a Moretti l'intenzione di voler affrontare una gara per l'affidamento del servizio. La scelta non dipende dall'avvio disastroso del nuovo orario cadenzato, dice Zaia, anche se poi aggiunge «se l'idea di fondo è quella di una metropolitana di superficie, questa
presuppone puntualità, capacità, cioè numero di vagoni, confort e
ospitalità: tutte cose che non può garantire la Regione, ma deve farlo
il gestore, pagato con i soldi dei veneti per risolvere i problemi". E prosegue con ".. è certo che non ci facciamo bella
figura, specie con i turisti, perchè lascio immaginare cosa succederebbe
se ci fosse un "trip advisor" dei treni. Ma prima di tutto vengono i
centomila veneti che usufruiscono giornalmente di questo servizio, che
hanno diritto ad essere rispettati fino in fondo". Zaia si accorge ora delle condizioni pessime del servizio ferroviario in Veneto, ma finge di non sapere che negli ultimi quindici anni il Veneto, regione di cui è presidente da quattro anni e di cui è stato anche vicepresidente nell'era Galan, ha lasciato che il treno andasse alla deriva, puntando tutto su strade, superstrade e autostrade. La situazione di oggi è frutto delle scelte di ieri, cioè della decennale mancanza di investimenti da parte della SUA, e nostra, regione. Tanto che il Veneto è oggi tra le regioni con la più bassa spesa pro-capite per il servizio ferroviario. E i risultati si vedono. Certo il gestore ha le sue colpe, e tante, ma quando si paga poco si ottiene poco, ma davvero poco. Ora Zaia annuncia la gara,
martedì 31 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
RIAPRONO LE GALLERIE DELL'ACCADEMIA A VENEZIA. UNA BUONA NOTIZIA DAL VENETO
Ci sono i forconi che bloccano le rotatorie, i treni regionali che collassano con il nuovo orario cadenzato, e
tante altri motivi di protesta e recriminazione. Ma la notizia di oggi per me è la riapertura completa delle Gallerie dell'Accademia a Venezia, dopo oltre dieci anni di restauro, 26 milioni di euro di spesa.
I lavori di restauro e conservazione delle fabbriche antiche del complesso della Carità raddoppiano gli spazi a disposizione del Museo e portano l’attuale superficie di 6.000 mq a oltre 12.000 mq.Sono stati predisposti spazi per l'accoglienza dei visitatori, la caffetteria, una sala conferenze e, al piano terra della chiesa, un’ala dedicata alle mostre temporanee.
Si potrà accedere all’ampia corte interna dove Andrea Palladio, tra il 1561 e il 1563, costruì un bellissimo edificio dove tre stili architettonici si fondono. Nell’ala palladiana si trova anche la famosa scala ovata di cui Goethe nel 1786, disse che è “la più bella scala a chiocciola del mondo” tanto che “non ci si stancherebbe mai di salirla e scenderla”.
Saranno disponibili 30 nuove sale espositive, di diverse dimensioni,che faranno delle Gallerie un museo dalle dimensioni europee, valorizzando quello straordinario patromonio artistico in grado di generare non solo cultura, ma anche economia. E al centro la bellezza della pittura dei grandi maestri, da Giorgione a Tiziano, da Tiepolo al Canaletto.
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L'uomo Vitruviano, alle Gallerie dell'Accademia |
I lavori di restauro e conservazione delle fabbriche antiche del complesso della Carità raddoppiano gli spazi a disposizione del Museo e portano l’attuale superficie di 6.000 mq a oltre 12.000 mq.Sono stati predisposti spazi per l'accoglienza dei visitatori, la caffetteria, una sala conferenze e, al piano terra della chiesa, un’ala dedicata alle mostre temporanee.
Si potrà accedere all’ampia corte interna dove Andrea Palladio, tra il 1561 e il 1563, costruì un bellissimo edificio dove tre stili architettonici si fondono. Nell’ala palladiana si trova anche la famosa scala ovata di cui Goethe nel 1786, disse che è “la più bella scala a chiocciola del mondo” tanto che “non ci si stancherebbe mai di salirla e scenderla”.
Saranno disponibili 30 nuove sale espositive, di diverse dimensioni,che faranno delle Gallerie un museo dalle dimensioni europee, valorizzando quello straordinario patromonio artistico in grado di generare non solo cultura, ma anche economia. E al centro la bellezza della pittura dei grandi maestri, da Giorgione a Tiziano, da Tiepolo al Canaletto.
martedì 10 dicembre 2013
SE LA FENICE SUONA IL CADENZATO
In attesa di una campagna informativa degna di questo nome è stato attivato un indirizzo mail per le segnalazioni (sic!)nuovoorariocadenzato@treniveneto.it.
Questo cadenzato suona un pò stonato.
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