
giovedì 17 luglio 2014
DALL'ATOMO AL FOTOVOLTAICO ALLA CONFUSIONE

mercoledì 9 luglio 2014
VENETO 2020: GLI ANNI NOVANTA SONO FINITI. FARE SISTEMA PER COMPETERE

Per l'Europa il Veneto è al 158° posto nella classifica della competitività regionale (Regional Competitiveness Index 2013), in metafora calcistica diremmo in zona salvezza. Ha quindi bisogno di essere più competitivo perchè la spinta che negli anni novanta lo aveva reso la locomotiva del nordest si è esaurita. Sconta la sua frammentazione, d'impresa e di governo. Tante piccole e piccolissime imprese, piccoli comuni e tanti comuni, poca rete e poco sistema. Scarsa capacità di mettere a regime nuovi fattori di sviluppo come la cultura, il turismo, la green economy, l'innovazione tecnologica innestata sulla manifattura. In due parole si può dire che il FESR per il Veneto del 2020 sembra scritto negli anni novanta, quando bastava sostenere le imprese e il gioco era fatto. La locomotiva "imprese" avrebbe trainato il territorio. Non è più così, la competitività oggi è fatta di innovazione d'impresa e di modernizzazione del contesto territoriale. Gli hotel e i negozi di una città d'arte, o dell'area dolomitica, non diventano più attrattivi adeguando le docce o installando l'aria condizionata ma se rendiamo più accessibile quel territorio, se ne rigeneriamo gli spazi dismessi, se ne moltiplichiamo le occasioni di cultura. Se mettiamo a sistema i produttori di beni e servizi privati con i produttori di beni pubblici territoriali. Le grandi imprese possono delocalizzare, le piccole no, rimangono ancorate a un territorio. La sfida per il Veneto è quella di rendere competitivi i sistemi territoriali e di far capire a Zaia, e alla sua giunta, che questo FESR va cambiato, perchè l'occasione dei fondi europei non può essere giocata con lo sguardo rivolto agli anni novanta.
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