mercoledì 9 luglio 2014

VENETO 2020: GLI ANNI NOVANTA SONO FINITI. FARE SISTEMA PER COMPETERE

Fare un'analisi approfondita della proposta di programmazione dei fondi europei della Giunta regionale del Veneto richiederebbe molto spazio. Tre programmi, Fondo di Sviluppo Regionale, Fondo Sociale, Programma di Sviluppo Rurale, quasi un migliaio di pagine, decine e decine di misure, condizionalità, beneficiari......Ma per limitarsi alla proposta di programma operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il cui obiettivo principale è la competitività del sistema regionale, alcune considerazioni si possono fare.
Per l'Europa il Veneto è al 158° posto nella classifica della competitività regionale (Regional Competitiveness Index 2013), in metafora calcistica diremmo in zona salvezza. Ha quindi bisogno di essere più competitivo perchè la spinta che negli anni novanta lo aveva reso la locomotiva del nordest si è esaurita. Sconta la sua frammentazione, d'impresa e di governo. Tante piccole e piccolissime imprese, piccoli comuni e tanti comuni, poca rete e poco sistema. Scarsa capacità di mettere a regime nuovi fattori di sviluppo come la cultura, il turismo, la green economy, l'innovazione tecnologica innestata sulla manifattura. In due parole si può dire che il FESR per il Veneto del 2020 sembra scritto negli anni novanta, quando bastava sostenere le imprese e il gioco era fatto. La locomotiva "imprese" avrebbe trainato il territorio. Non è più così, la competitività oggi è fatta di innovazione d'impresa e di modernizzazione del contesto territoriale. Gli hotel e i negozi di una città d'arte, o dell'area dolomitica, non diventano più attrattivi adeguando  le docce o installando  l'aria condizionata ma se rendiamo più accessibile quel territorio, se ne rigeneriamo gli spazi dismessi, se ne moltiplichiamo le occasioni di cultura. Se mettiamo a sistema i produttori di beni e servizi privati con i produttori di beni pubblici territoriali. Le grandi imprese possono delocalizzare, le piccole no, rimangono ancorate a un territorio. La sfida per il Veneto è quella di rendere competitivi i sistemi territoriali e di far capire a Zaia, e alla sua giunta, che questo FESR va cambiato, perchè l'occasione dei fondi europei non può essere giocata con lo sguardo rivolto agli anni novanta.

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