martedì 23 marzo 2010

MONTECCHIO E I BAMBINI A PANE E ACQUA

Mi domando cosa stia diventando il Veneto dopo quello che sta succedendo a Montecchio Maggiore. Penso all'umiliazione dei bambini lasciati a pane e acqua, bambini a cui si fanno pagare i problemi e le colpe dei padri. Qualche mese fa davanti al municipio di Montecchio il sindaco ha fatto erigere una grande croce per via delle radici cristiane. Eppure mi pare che qualcuno dicesse di dar da mangiare agli affamati. C'è un limite che non va mai oltrepassato: quello della dignità umana, a cominciare dai bambini. Bambini che hanno risposto condividendo il loro cibo con i compagni "puniti". E' il Veneto di questi bambini quello che vogliamo, non quello dell'umiliazione.



5 commenti:

  1. Con lo spettro dello straniero stanno facendo passare tutto, ma proprio tutto. Stiamo dimenticando qualsiasi valore sul piano civile, religioso, culturale, sociale, anche economico e diamo via libera - a scatola chiusa - a chi si fregia di parlare di regole da applicare ( e magari sguazza nei propri interessi ).
    Ci stiamo vendendo tutto, anche dignità e libertà, sperando di non doverle ripagare a caro prezzo.

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  2. Sono allucinata per il gesto gretto e discriminatorio del Comune LEGHISTA di Montecchio che dimostra l'incapacità di amministrare DEMOCRATICAMENTE il proprio paese e mi spaventa l'inesorabile decadenza umana di questi personaggi ignoranti che si comportano come bestie...d'altro canto cosa aspettarsi dalla LEGA?
    Antonella

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  3. La questione si prospetta molto grave e delicata.
    Vorrei essere meglio informata di come stanno effettivamente le cose.
    Non fidiamoci ciecamente del GdiVi e tantomeno dei soli titoli. Io, come mamma, non lascerei mio figlio scoperto nè per le rate, nè (peggio) perchè non compilo i moduli previsti dal Regolamento.
    Non buttiamo tutto nella solita becera politica.
    Io non credo che i leghisti lascino morire di fame i bambini, come non penso che, una volta, i comunisti mangiassero i bambini!

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  4. Amministreremo con il criterio "del BUON PADRE DI FAMIGLIA" e poi "metteremo nello statuto LE NOSTRE RADICI CRISTIANE" e se invece si comportano così qualcosa non và. MI sa che il padre in questione non sia tanto buono e il fatto di essere Cristiani in questo modo non sia il massimo..Sarebbe il caso di fare un esame su quel che si dice.
    Silvano Testoni

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  5. Fin da quando abbiamo fatto la Prima Guerra mondiale (e anche prima) esisteva sempre la solita logica: per gli Italiani i cattivi erano gli Austriaci; per gli Austriaci i cattivi erano gli Italiani.
    Nelle guerre siamo sempre nemici: ma oggi noi, se vogliamo un futuro migliore, dobbiamo fare scoppiare la PACE.
    Se non cambiamo il modo di ragionare non andremo da nessuna parte caratterizzata dal vero progresso civile e dalla uguaglianza dei popoli. Buone elezioni a tutti. Cimabue.

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