venerdì 27 maggio 2011

SREBRENICA, GIANNI RIGONI STERN E LE VACCHE RENDENA

Ieri è stato arrestato dopo una lunga latitanza Rakto Mladic, il "macellaio di Srebrenica". Accusato di crimini di guerra e genocidio dovrà rispondere alla Corte Internazionale dell'Aja, come già Karadzic e Milosevic. Arriverà così giustizia per le vedove di Srebrenica, dove si consumò il massacro dei musulmani bosniaci sotto gli occhi dei caschi blu olandesi. L'anno scorso a DisSensi (la nuova edizione, invece, inizia domani 29 maggio) Roberta Biagiarelli ha raccontato questa pagina nera dell'Europa nel suo monologo, forte e toccante, Souvenir Srebrenica. Da qualche giorno Gianni Rigoni Stern, figlio di Mario, è tornato in Bosnia, dove ha portato una quarantina di vacche rendena per far ripartire la piccola agricoltura delle colline insanguinate. Una storia tutta da raccontare, da altopiano ad altopiano, un ponte di solidarietà tra malghe e alpeggi.
Qui la storia delle vacche di Gianni Rigoni Stern, raccontata sul Corriere del Veneto.

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