venerdì 8 luglio 2011

SCUOLA: DALLA FINANZIARIA UNA MINACCIA AI SERVIZI SUL TERRITORIO

Le norme sulla razionalizzazione della spesa scolastica? Una mannaia cieca calata dall’alto, che impone una riorganizzazione in tempi impraticabili e rischia concretamente di danneggiare qualità e continuità dei servizi sul territorio. Questo ho dichiarato nella conferenza stampa convocata stamani nella sede provinciale del Pd, per commentare i contenuti della Finanziaria relativi alla spesa per l’organizzazione scolastica.
Con eccezioni e deroghe per le realtà montane e isolane, l’articolo 19 del DL 98 fissa a partire dall’anno scolastico 2011-12 l’obbligo di aggregare in istituti comprensivi le scuole dell’infanzia, quelle primarie e quelle secondarie di primo grado. Le istituzioni scolastiche autonome costituite da direzioni didattiche o da scuole secondarie di primo grado vengono soppresse. L’autonomia scolastica è negata per gli istituti comprensivi con meno di 1.000 alunni. E vengono eliminati i dirigenti scolastici a tempo indeterminato sin qui assegnati alle istituzioni scolastiche con meno di 500 alunni, con tagli anche alla possibilità di esonero parziale per i vicari.
Nel territorio vicentino queste regole toccheranno 16 direzioni didattiche e 8 scuole medie, più altri istituti comprensivi che attualmente non rispettano il criterio dei mille alunni. Gli enti locali sono costretti da queste norme ad affrontare in forse appena un mese di tempo (dopo l’approvazione della manovra) scelte di dimensionamento e dislocazione territoriale delle strutture scolastiche che normalmente richiedono un anno di tempo.
In barba alle parole d’ordine sull’autonomia, la responsabilizzazione, il merito e la qualità queste regole del Governo minano l’efficienza di alcune realtà scolastiche, abolendo la figura dei dirigenti e forse affidandosi allo spirito di volontariato di alcuni insegnanti. È una misura assurda e la cosa meno accettabile di tutte è che, alla faccia del federalismo e della sussidiarietà, misure che richiedono la saggezza di chi sta sul territorio, siano calate dall’alto senza alcuna concertazione preventiva.

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