lunedì 18 marzo 2013

PRENDERE SUL SERIO L'EUROPA

Mentre in conclave i cardinali eleggevano il nuovo Papa e Camera e Senato i due nuovi presidenti, e tutti e tre sembrano annunci di cambiamento e lasciano ben sperare, a Bruxelles succedeva ben altro. Noi, dico noi come italiani, avevamo qualche motivo in più per essere distratti. Ma a dire il vero noi siamo sempre distratti quando l'Unione Europea decide qualcosa di importante. Innanzitutto il Parlamento Europeo respingeva la proposta di budget uscita dal Consiglio Europeo dei capi di Governo. E' la prima volta che succede che l'assemblea parlamentare europea, eletta democraticamente, mette la sua parola sulle decisioni prese dai capi di governo. “Gli Stati hanno preferito litigare e concentrarsi unicamente sui soldi. Noi riteniamo che bisogna concentrarsi sulle priorità politiche, sulla struttura delle spese e infine sui soldi” ha lamentato Schulz, l'attuale presidente del Parlamento. E poi l'Eurogruppo decideva il prelievo forzoso per salvare le banche di Cipro. Io ricordo  quando la stessa cosa fu fatta dal governo presieduto da Giuliano Amato. Ma nel 1992, pur se fu un gesto odioso per molti, si trattò  di una percentuale minima, lo 0,6 per cento. A Cipro il prelievo sarà del 6,75 o del 9,9 per cento (per chi ha deposito sopra i 100mila euro, la soglia europea di garanzia), per raccogliere 5,8 miliardi, da aggiungere ai 10 del salvataggio europeo. Inoltre salirà  anche la tassazione sugli utili delle imprese passerà da 10 al 12,5 per cento. Per dire quanto conti l'Europa nei destini nostri e di tutti i cittadini europei. E di quanto abbiamo bisogno di prenderla sul serio.

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