giovedì 24 novembre 2011

TRENI VENEZIA-MONACO: IL VENETO MERITA FERMATE INTERMEDIE

La decisione del ministero dei Trasporti che nel giugno scorso ha escluso Vicenza, Padova e Venezia/Mestre dalle fermate intermedie della tratta ferroviaria europea Monaco-Venezia fa un danno ai cittadini e ci fa dare un pessimo spettacolo davanti all’Europa. Sulla questione oggi pendono un ricorso al TAR e una segnalazione di turbativa del mercato avanti al Garante della Concorrenza.
Già nel dicembre scorso abbiamo presentato in Regione un’interrogazione per sapere come si sarebbe mossa la Regione per garantire le fermate “intermedie” del Veneto lungo la tratta ferroviaria Monaco-Venezia. L’assessore regionale Renato Chisso ci ha risposto nell’aprile di quest’anno che la Regione è stata investita della questione già nel 2010. Il 20 settembre dello scorso anno la Regione Veneto ha notificato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti l’elenco dei treni di competenza regionale che subivano una interferenza con i tracciati richiesti dal gruppo ferroviario Le Nord srl, operativo lungo la tratta Monaco-Venezia insieme ai gruppi DB e OBB tedesco e austriaco.
Nella risposta all’interrogazione l’assessore Chisso afferma che il 6 dicembre l’Ufficio Regolazione Servizi Ferroviari del ministero ha deciso di escludere le compagnie ferroviarie Le Nord e le due società straniere da tutte le fermate intermedie lungo la tratta veneta della Monaco-Venezia.
A questo punto la situazione è precipitata. Il ministero ha ritirato l’esclusione degli operatori privati delle fermate intermedie. La regione ha comunicato al ministero di perorare la causa delle fermate intermedie, incalzata dalle richieste dei cittadini. Poi Le Nord srl e i due gruppi stranieri hanno ricorso al TAR contro la decisione di limitazione del loro servizio. Così il 17 febbraio scorso il ministero ha deciso di prorogare la sospensione delle limitazioni al servizio sulle fermate intermedie, fino alla soluzione del ricorso.
Hanno fatto bene il Comune di Vicenza, insieme a Provincia e Camera di Commercio, a segnalare al garante della Concorrenza la decisione del ministero. Ne va del diritto degli utenti di poter scegliere un servizio. La legislazione europea parla chiaro, libera circolazione di merci, servizi e soprattutto persone. Ostacolando la libera concorrenza sul servizio i primi a rimetterci sono i passeggeri, che devono raggiungere i capolinea con i mezzi regionali e un aggravio di tempi e costi.

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