giovedì 29 novembre 2012

INDIPENDENZA,INTERDIPENDENZA E L'ACQUA ALTA A VENEZIA

Mentre si annunciava un picco di alta marea, e si rischiava di nuovo l'esondazione a Vicenza, in Consiglio Regionale è piombata la risoluzione per intraprendere la via dell'indipendenza del Veneto. Prima sentendo il Popolo Veneto (proprio così, con due maiuscole) e poi chiamando dei saggi per capire se è possibile. Evidente l'imbarazzo del presidente Zaia, per la prima volta in aula dal mattino alla sera, sfidato dai venetisti sul terreno della "piccola patria". E così difronte alle nuove sfide globali, come i cambiamenti climatici che portano le esondazioni, o la globalizzazione finanziaria, o i grandi flussi migratori, si affaccia la tentazione della fuga dalla modernità. Lo sganciamento dal mondo pensando di potersi "immunizzare" dalla globalizzazione. Si vorrebbe rispondere alle interdipendenze del terzo millennio con l'indipendenza dalla storia. Alla sfida della globalizzazione non si risponde con il passaporto veneto. Vogliamo un passaporto europeo, di una Europa Federale dei cittadini, con un vero governo legittimato democraticamente. Un'Europa che superi il governo delle banche, e sia politica. Pronta a confrontarsi con le grandi politiche degli Stati Uniti, dell'India, della Cina, del Brasile.......Alla fine la maggioranza ha partorito un pasticcio: referendum ma senza indipendenza! Nel frattempo la marea calava e anche la punta di piena del Bacchiglione. Ma l'appuntamento con la globalizzazione è solo rimandato, per il clima. Per il resto ci siamo già dentro.
La trascrizione del mio intervento in Consiglio
La risoluzione del PD  Il Veneto per l'Europa Federale e l'autonomia

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