sabato 9 marzo 2013

ANCORA SULLO TSUNAMI. MA QUELLO DEL GIAPPONE

Due anni fa le coste del Giappone venivano colpite da uno catastrofico tsunami. Migliaia le vittime (oltre 11.000 i morti e più di 16.000 i dispersi), enormi di danni e ancora indeterminabili le conseguenze dell'incidente nucleare di Fukushima. Oggi il sito del Corriere ospita una galleria fotografica sulla ricostruzione. Nel vedere le immagini di quanto realizzato viene in mente una delle tante folgoranti descrizioni che Fosco Maraini, profondo conoscitore della cultura nipponica, ci ha lasciato. «Prendiamo un’operazione qualsiasi, costruire un edificio, pubblicare un libro, aprire un negozio, girare un film. Dividiamo l’impresa in cento parti. I giapponesi ne dedicheranno settanta, ottanta a pianificazioni minutissime, a conciliaboli (sodan) senza fine, alla ricerca di un accordo di massima tra dirigenti di vari livelli; dopo di che si passa alla messa in opera, all’esecuzione che ha luogo con grande rapidità ed efficienza; in questo secondo momento il piano diventa per così dire sacro, non si tocca, non si corregge, non si aggiusta».
Il link alla galleria fotografica

1 commento:

  1. ...(per così dire sacro..) per carità non tocchiamole le Sacralità... Le formiche fanno così da, molto... tempo, e nessuno dice loro che sono dei Santi.

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