martedì 9 luglio 2013

CASA, DOLCE CASA. MA CARA....E RARA

In Veneto il patrimonio abitativo gestito dalle ATER ammonta  a 39.540 unità. Le "case popolari" si dicevano
un tempo, ora edilizia sovvenzionata, agevolata e calmierata. 8 alloggi ogni mille abitanti. I dati degli ultimi bandi per l'assegnazione di questi alloggi hanno visto 700 assegnazioni a fronte di 18.000 domande. Il 28% dei comuni non ha nemmeno pubblicato il bando, non avendo alloggi disponibili. Nel frattempo ben 29 comuni sono classificati ad alta tensione abitativa, segnalano quindi un forte disagio abitativo. In queste comuni si concentrano  10.560 domande. 40.000 famiglie vivono in case di edilizia residenziale pubblica, in grande parte costruite prima del 1990. Come rinnovare il patrimonio edilizio esistente, incrementarlo, renderlo disponile con affitti sostenibili in un momento in cui l'acceso alla casa "di mercato" è diventato difficile, specie per alcune fasci di popolazione, è la questione legata alla discussione del Piano Strategico delle Politiche della Casa nel Veneto 2013/20 da oggi in Consiglio Regionale. Un piano che prevede la messa in vendita agli assegnatari di circa 18.000 alloggi in sette anni, l'introduzione di nuovi criteri di reddito per l'assegnazione, diversa durata dei contratti di affitto. Una partita che potrebbe movimentare un miliardo di euro in sette anni, secondo la giunta. Tuttavia rimangono alcune valutazioni molto critiche: la vendita può ridurre ulteriormente la disponibiità di alloggi da assegnare in affitto, che rappresenta la vera emergenza, a fronte di tempi lunghi per le nuove costruzioni. La stessa previsione di possibilità di acquisto da parte degli inquilini non fa i conti con la dimensione della crisi economica e la ristrettezza del credito. Infine l'investimento per l'efficentamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, che mediamente ha trent'anni di vita, appare troppo timido.

Nessun commento:

Posta un commento