venerdì 19 settembre 2014

LE CAVE? MEGLIO IN COMMISSIONE. L'ENNESIMO RINVIO

E' finita di nuovo in commissione, per l'ennesima volta in 32 anni, la nuova, ormai vecchia, proposta di legge per le cave in Veneto. Affossata dai consiglieri regionali della maggioranza che votano contro la proposta della loro giunta, e del loro assessore. Un film già visto, non a caso il territorio del Veneto aspetta una seria legge che disciplini l'attività estrattiva da 32 anni! Proprio gli stessi che ripetutamente hanno tentato di introdurre deroghe e proroghe con articoli ad hoc nelle varie legge finanziarie, al momento della verità nascondono la mano e schiacciano il pulsante rosso. Voto negativo. 32 anni senza un piano che organizzi e dia un minimo di quadro riferimento a una attività diffusa , 563 cave attive e 2057 estinte, fonte spesso di conflitti locali tra necessità di salvaguardia del territorio e interessi economici. E invece una legge ci vuole, che ridetermini la quantità di territorio scavabile (....come calcolare il benedetto 3%....), che favorisca il riuso dei materiali da costruzione e demolizione come chiede l'Europa, che salvaguardi la falda, che garantisca la reale ricomposizione, che premi le imprese oneste e punisca i furbi.  Noi eravamo pronti, con le nostre proposte e i nostri emendamenti ma la maggioranza ha preferito rinviare ancora, lasciare le cose come stanno, e sono sotto gli occhi di tutti... Di Zaia   nessuna notizia al proposito, eppure la parola non gli manca.

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