domenica 6 febbraio 2011

IL BUON VECCHIO ZANZOTTO

«Quando parla la Lega sull’Unità d’Italia sento qualcosa di veramente repellente, perché si vuol far fare alla storia italiana dei passi indietro». È un passaggio di un videomessaggio che il poeta trevigiano Andrea Zanzotto ha consegnato alla Cgil di Treviso in occasione della ricorrenza del centesimo anniversario della presenza del sindacato in provincia. Il documento è stato proiettato nel corso di un incontro pubblico. «Mi sembrava impossibile - aggiunge Zanzotto - che potessero attecchire idee simili dopo nove secoli di sforzi per raggiungere l’unità di un Paese, un concetto estremamente complesso che va rispettato nel modo più completo». «La Lega - conclude il poeta trevigiano - non trova nella mia mente un posto giusto, anche se purtroppo non mancano delle ragioni per giustificarne l’esistenza»
Da corrieredelveneto.corriere.it

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