martedì 20 dicembre 2011

UE, ROAD MAP ENERGETICA: SUBITO UN PIANO REGIONALE

Si parla sempre di crescita: gli obiettivi della road map UE dimostrano che le energie rinnovabili possono fare la differenza. Per questo il piano energetico regionale, con l’approvazione, da parte del Comitato delle Regioni, della road map europea al 2050 per l’energia, diventa uno strumento necessario per la crescita.
In fatto di energia l’UE è proiettata già al 2050 mentre l’Italia è ancora in ritardo rispetto agli obiettivi al 2020 del “burden sharing”, Europa “20-20-20”. Il Veneto ha davanti a sé un obiettivo impegnativo: aumentare i consumi energetici complessivi da fonti rinnovabili del 195% al 2020 rispetto all’anno di riferimento (2012) secondo i dati del ministero dello Sviluppo Economico.
Se l’UE si dà l’ambizioso obiettivo di ridurre le proprie emissioni di CO2 dell’80% entro il 2050, dobbiamo riconoscere che siamo ancora lontani dal centrare l’obiettivo del 20 % in materia di efficienza energetica fissato per il 2020. E questo è accaduto anche perché i responsabili delle decisioni europee non hanno ascoltato solo in parte i ripetuti inviti a fornire più sostegno al settore delle energie rinnovabili. Bisogna cominciare a cambiare prospettiva. Il significato stesso di Burden Sharing, condivisione dello sforzo, deve diventare la regola per i paesi membri e all’interno degli stessi tra le diverse articolazioni dello Stato. La nostra regione deve e può giocare una parte impegnativa. Il piano energetico regionale sarà lo strumento per raggiungere un obiettivo sociale importante, ma potrebbe anche aiutare, se strutturato nel giusto modo, a stimolare una ripresa economica che arranca.

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