giovedì 27 settembre 2012

LE SPESE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Le spese e il trattamento dei consiglieri regionali del Veneto sono finiti sotto la lente. Si sono levate proteste, accuse, tentativi di giustificazione. In particolare la somma e le modalità del cosiddetto "rimborso forfettario". In tale girandola di cifre, di interpretazioni fiscali e legali, di recriminazioni, ho pensato che poco valgono le parole di chi si trova nell'occhio del ciclone. Per questo mi limito a elencare quello che ho contributo a cambiare, non da solo, rispetto a quanto ho trovato in eredità.
Eliminazione dei vitalizi, riduzione del numero dei consiglieri da 60 a 50, riduzione delle indennità. Queste tre scelte sono oggi legge della Regione Veneto.
Certificazione esterna del bilancio dei gruppi, rimborso delle spese sulla rendicontazione effettiva e non a forfait, con la possibilità di non richiederlo. Queste sono scelte già fatte come gruppo del PD ma non ancora per tutto il Consiglio Regionale.
Riduzione ulteriore del costo dell'intero Consiglio: è la partita dei prossimi giorni, legata alla legge sull'autonomia del consiglio. La nostra proposta prevede una riduzione di altri 600.000 euro sui 4 milioni preventivati. Vedremo come andrà in aula. 
E' tanto, è poco? A chi legge il giudizio. Non mi danno fastidio le critiche dei cittadini (legittime), mi infastidiscono le uscite di chi, pur essendo stato per anni in Consiglio Regionale, non ha fatto nulla per cambiare. E mi ha lasciato, ci ha lasciato, un'eredità pesante che è necessario cambiare. Qualche nome? Massimo Cacciari e Flavio Tosi.
Segnalo l'intervento di Massimo Gramellini sulla Stampa di oggi, breve analisi fuori da tutte le retoriche

4 commenti:

  1. Grazie Stefano di questo contributo e anche per il tono delle tue parole sobrie, serie, efficaci, quello che politicamente mi aspetto da ognuno dei nostri rappresentanti

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  2. Bravo, sei della mia taglia
    Vincenzo

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  3. Stefano, io credo che dovresti avere almeno la decenza di tacere e di vergognarti un pò. Non mi è per nulla piaciuta la tua definizione di pasticcio per i rimborsi in nero per spese mai sostenuti che tu è tutti gli altri consiglieri avete percepito. Dove eri in questi anni? Cosa pensavi ogni mese quando ti intascavi i 2100 euro? È grazie anche a questi indebiti arrotondamenti da voi percepiti che non ci sono per dare da mangiare cibi sani e nutrienti ai ricoverati negli ospedali veneti: basta olio d'oliva e via con l'olivo di semi, basta grana padano, basta cibi freschi e via con i congelati, basta acqua minerale gratis, basta biscotti, meno pulizie negli uffici. È grazie ai vostrii privilegi che il mio stipendio e quello degli altri lavoratori pubblici rimarrà bloccato fino al 2014 e oltre, che a mia madre pensionata hanno richiesto indietro la quattordicesima solo perchè aveva sforato di ben 300 euro la soglia massima.

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  4. Rimborsi in nero? Indebiti arrotondamenti? Vedo che non conosci come stanno effettivamente le cose. Non ci sono stati nè i primi nè i secondi . E neppure sai, o fai finta di non sapere, cosa ho (abbiamo fatto) in questi anni. Dovrei tacere di ciò che ho trovato e contribuito a cambiare? Mi vergognerò se alla fine del mio mandato le cose saranno peggiori di come erano all'inizio e se, con i colleghi del gruppo, non saremo riusciti a fare abbastanza per migliorarle. Vorrei tanto, lo dico sinceramente, che al taglio dei privilegi seguisse direttamente l'olio d'oliva, il grana padana e l'aumento dello stipendio dei lavoratori pubblici. Temo non sarà così. Dovremo fare ben altro, compreso il taglio dei privilegi. Per una ricostruzione dell'azione in consiglio rispetto ai costi della politica rimando al sito della capogruppo Laura Puppato (www.laurapuppato.it) che ha ricostruito le decisioni di questi due anni.

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