Oggi ho messo a disposizione dei Sindaci di
Longare e di Vicenza, del Commissario della Provincia Attilio Schneck e
di tutti i soggetti che nel territorio si battono per affermare un
indispensabile principio di trasparenza il documento sul Site Pluto di Longare. La documentazione
proviene dal CO.MI.PAR, il Comitato paritetico di consultazione sulle servitù militari, organismo regionale, presso il quale è stata depositata dai comandi americani .
Come Partito
Democratico porteremo in Consiglio Regionale una mozione per impegnare
la Giunta ad assicurare che gli enti locali siano ascoltati e coinvolti
nel parere che il Co.mi.par dovrà esprimere. È indispensabile
che la voce del territorio sia tutelata, anche nei
confronti del Governo nazionale.
Il progetto (vedi
allegato) prevede investimenti per oltre 20 milioni di euro. Ci sono
aspetti ambientali da valutare, tanto che è già stata richiesta una
Valutazione di Incidenza Ambientale, ci sono aspetti
viabilistici, e pure di sicurezza. Un insediamento in cui si prevedono
muri di protezione dai 2 a oltre i 5 metri di altezza fa riflettere e
porta a chiedersi se un attività del genere non potesse trovare spazio
nella già cospicua superficie della base Ederle
2. Comunque da oggi tutto più chiaro e trasparente. Per tutti.
da Mario Basso, iscritto a Legambiente e partecipe al movimento NO Dal Molin di Vicenza.
RispondiEliminaGrazie al Consigliere Fracasso per la sua fruttuosa iniziativa di indagine sull' intervento "immobiliare" finalizzato a rendere la base Pluto ancor più funzionale ai progetti dell'esercito Usa; in passato fu utilizzata come deposito di armamento nucleare "leggero", oggi come centro per le telecomunicazioni tra i loro teatri di guerra in giro per il mondo e i centri di comando, dove con un joystick azionano i droni come in un videogioco). Il loro Presidente ha ribadito: "non ci ritireremo dal mondo", imprigionato nella stessa logica del suo predecessore. Come accadde per la nuova base al Dal Molin, acconsentita e favorita da entrambi gli schieramenti politici italiani, contro il parere della cittadinanza direttamente coinvolta e contro il movimento pacifista italiano. Per disciplina di partito, o per scarsa sensibilità, o per risibili prospettive occupazionali, anche numerosi esponenti del Partito Democratico e del sindacato vicentino hanno favorito apertamente la costruzione della nuova base militare Usa, il cui cantiere è gestito dai "compagni" delle cooperative emilian-romagnole...
Apprezzabile quindi l'iniziativa di Fracasso, in controtendenza, seppur tardiva.