venerdì 27 gennaio 2012

INCENDI BOSCHIVI: NON BASTA STANZIARE SOLDI, SERVE POLITICA DI PREVENZIONE

Due incendi in 48 ore sono un segnale preoccupante. Tanto più che il cambiamento climatico in corso rende le aree boschive un patrimonio da conservare ancora più gelosamente. Lo stanziamento di fondi è necessario, ma ora serve una politica di prevenzione efficace fatta di azioni mirate.

Gli incendi sulla strada del Costo di Asiago e sul Summano sono fatti inaccettabili. La procura sospetta l’origine dolosa e questo è il segno che c’è ancora molta strada da fare in termini di cultura ambientale e della montagna. Voglio escludere che si sia trattato di un gesto per attirare l’attenzione sui problemi della montagna perché sarebbe una follia controproducente. Il costo del servizio di pronto intervento per lo spegnimento degli incendi boschivi è un aggravio insostenibile e ingiustificabile dei costi di bilancio in un momento economico delicato per l’intero paese. Quello che oggi è un reato contro l’incolumità pubblica dovrebbe poi trovare spazio nella normativa più recente sui cosiddetti “reati ambientali”, seguendo la disciplina più recente e i pareri della Conferenza permanente sul cambiamento climatico. È tempo di renderci conto che non possiamo scherzare con la gestione dell’ambiente. In Europa e a livello internazionale si sta elaborando una disciplina più stringente sui temi ambientali alla quale dovremo imparare ad adeguarci. La Regione stanzia dei soldi nel bilancio 2012 per la prevenzione degli incendi boschivi e gli interventi di spegnimento d’urgenza: ora bisogna dare concretezza alla politica di prevenzione che significa educazione ambientale ma anche politiche di deterrenza.

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