martedì 3 gennaio 2012

MONTAGNE: SOLDI DELLA GIUNTA COME REGALO DI NATALE, MA DOV'E' PIANO ORGANICO?

La montagna non può vivere aspettando la neve e i finanziamenti dell'ultima settimana dell'anno. Serve una svolta con una politica per la Montagna fatta di nuove forme di governo. La Regione ha portato il suo regalo di Natale alle montagne venete deliberando 968 mila euro di finanziamenti per l’anno appena cominciato. Ma le comunità montane languono senza fondi e nell'incertezza, senza che il tanto atteso Federalismo fiscale sia riuscito ad incidere significativamente sulle prospettive future dei territori montani. Manca un progetto unitario capace di coniugare turismo sostenibile, energie rinnovabili e tutela del territorio. La montagna è sede di impianti per la produzione di energie che fanno muovere il nostro Paese, eppure non è previsto alcun ritorno economico per questi territori. Serve quindi un progetto capace di compensare gli svantaggi della marginalità territoriale con un ritorno in percentuale al territorio di quanto prodotto in loco: acqua, legno ed energie rinnovabili. I dati degli osservatori sull’Europaci mostrano un dato poco confortante: l’europa ha delle linee guida precise per lo sviluppo delle aree montane, che il Veneto non sta sfruttando nelle sue potenzialità. L’EURAC, l’accademia europea di Bolzano, ha fatto la fortuna dei territori altoatesini attraverso sviluppo di progetti finanziati dall’Unione Europea per la conservazione e la promozione della Montagna, creando sinergie e nuove reti sul territorio. L’Europa con i propri strumenti sta dimostrando attenzione per le aree montane, il Veneto dovrebbe fare altrettanto.

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