venerdì 20 gennaio 2012

NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO DEL VENETO: INIZIATA LA DISCUSSIONE

Mercoledì 18 e giovedì 19 la V Commissione Sanità del Consiglio Regionale ha avviato la discussione sulla proposta di nuovo Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR). Alcuni flash sui contenuti del dibattito, denso e articolato, che ha riguardato il progetto di legge della Giunta (pdl n.190) e la proposta emendativa presentata dal gruppo del Partito Democratico. Una seconda proposta emendativa è stata presentata il 19 dal consigliere Bottacin di VersoNord.
Confini delle ULSS: nonostante alcune notizie di stampa, l'intenzione di modificare i confini delle ULSS è stata subito smentita dai consiglieri di maggioranza e quindi la questione è stata archiviata in mezz'ora. Anche il Segretario Generale alla Sanità, nel suo intervento, ha escluso questa eventualità.
Nomina dei Direttori Generali: la nostra proposta di far selezionare, da apposito albo, una rosa di candidati da parte della Conferenza dei Sindaci, e successiva nomina del Presidente della Giunta Regionale è stata oggetto di ampio dibattito. Negativo il giudizio dei consiglieri del PDL. Anche la Lega non sembra disponibile. Favorevole Raffaele Grazia dell'UDC. Noi insistiamo perchè siano introdotti dei "contrappesi" al potere, enorme, dei DG. Non solo sulle nomine, ma sui sistemi di verifica e valutazione dell'attuazione della programmazione. Sembra farsi avanti un ruolo più stringente dell'Agenzia Regionale SocioSanitaria (ARSS) che potrebbe quindi essere rivitalizzata, dopo il recente depotenziamento. Un'Agenzia che svolga un ruolo autonomo, al servizio del Consiglio Regionale, di monitoraggio e valutazione dell'andamento delle politiche sul territorio.
Assistenza ospedaliera
: non poteva che suscitare numerosi interventi la proposta di organizzazione della rete ospedaliera con strutture "hub" (ospedali dei capoluoghi) e "spoke" (ospedali provinciali di rete). In particolare appaiono contradditorie le indicazioni che riguardano i bacini ottimali per i presidi (200.000 abitanti, se così fosse in Veneto basterebbero 24-25 ospedali), la possibilità di organizzare ospedali per acuti su più sedi, la previsione di ospedali monospecialistici, il limite dei mille parti per i punti nascita, la dimensione sovraziendale per oculistica e otorino, l'incertezza sulla collocazione delle funzioni di urgenza/emergenza... il tutto in un contesto di prevalenza del vincolo di finanza pubblica.

Emendamenti dell'ass.re al sociale Sernagiotto: giovedì pomeriggio l'assessore ha annunciato due emendamenti. Il primo per l'obbligo della gestione associata dei servizi sociali da parte dei comuni, il secondo per prevedere che la nomina del direttore del sociale delle Ulss venga fatta dal direttore generale di concerto con la giunta regionale. Su questo punto vivace discussione. Nostro parere contrario visto che intendiamo affidare questa nomina ai sindaci. Vedremo.
Si riprende giovedì 2 febbraio, e si prosegue il 3, proprio a partire dall'organizzazione della rete ospedaliera.

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